Candida e dieta: quali alimenti possono favorirla

Nell’articolo precedente Candida, fattori di rischio e diagnosi ho parlato di quali possono essere i fattori che predispongono verso la Candidosi e come viene diagnosticata una Candidosi vaginale.

In questo articolo ci focalizzeremo invece sull’alimentazione.

Cosa sappiamo sulla dieta anti-Candida?

Precisiamo innanzitutto che non esistono al momento delle linee guida nutrizionali per la Candidosi nonostante sia provato che la dieta influisca sull’equilibrio del microbiota.

Diversi studi hanno però cercato di dedurre quale alimentazione possa favorirla, vediamone alcuni.

Studio [1]

È stato dimostrato che una dieta, a supporto della terapia farmacologica, può aiutare a risolvere la Candidosi più della sola terapia farmacologica. Dopo 3 mesi vi era un miglioramento netto dei sintomi e l’assenza di Candida nelle feci nell’ 85% dei casi del gruppo “dieta + farmaco” rispetto al 42.5% di chi assumeva solo il farmaco.
La dieta seguita da questi soggetti escludeva:

  • gli alimenti contenenti zuccheri semplici come miele, marmellata, caramelle, gelato e frutta più zuccherina come uva e anguria
  • gli alimenti troppo amidacei con farina bianca come pane, pasta, biscotti, torte, pasta, riso bianco, lenticchie, fagioli bianchi, patate
  • carne grassa e lavorata difficile da digerire come prosciutto, pancetta, salame, salsicce, arrosti, fatta alla griglia, carne rossa (maiale, manzo, montone, pollo), interiora.
    Piccola nota sul pollo inteso come carne rossa: in America la coscia e sovracoscia di pollo sono considerate carne rossa, penso che questi studiosi abbiano inteso la stessa cosa.
  • latte e derivati come formaggio spalmabile, cheddar e simili, formaggi con la muffa
  • alcolici e aceto

Erano permessi invece:

  • stevia e dolcificanti artificiali nelle bevande e ai pasti
  • una massimo due porzioni al giorno di frutta escludendo quella più zuccherina
  • pane e pasta integrali, patate cotte con la buccia, riso integrale
  • pesce preferibilmente di mare come sgombro, nasello, tonno, sardine, salmone, frutti di mare, carne di pollo bianca e poco grassa minimo 2 volte a settimana
  • yogurt e bevande contenenti Lattobacilli acidophilus

Tali soggetti oltre all’alcol avevano escluso anche il fumo e avevano assunto diversi integratori indicati dagli studiosi.

Studio [2]

Una dieta recente alta in carboidrati è associata a un aumento di Candida. La stessa correlazione non è stata trovata con una dieta ricca in aminoacidi, proteine e acidi grassi.

Studio [3]

Nel 2017 è stata studiata la correlazione con la dieta mediterranea. I soggetti che aderivano di più alla dieta mediterranea, avevano una presenza maggiore di Candida. Gli autori hanno spiegato tale dato ipotizzando che l’alta aderenza alla dieta coincidesse con un maggior consumo di cibi ricchi di lieviti, frutta, succhi e prodotti fermentati.

In altri due studi [4,5] è stata trovata la correlazione con i cereali raffinati, le patate, gli zuccheri raffinati, succhi di frutta, cibi con lieviti e funghi come formaggi, bevande alcoliche e frutta disidratata.

Martins et al. [5] consigliano di evitare:

  • zuccheri raffinati (saccarosio, fruttosio, sciroppo di mais), succhi di frutta, miele, sciroppo d’acero
  • fonti di funghi e lieviti come bevande alcoliche, frutta essiccata, formaggi, arachidi
  • fonti di lattosio e antibiotici come i latticini
  • cibi allergenici come latticini, uova, cioccolato, cibi fritti e processati, grano e arachidi
  • limitare mais e patate

Consigliano di consumare verdura e frutta (mele, pere, mirtilli e frutti rossi), pesce, carne e pollame biologici, cereali integrali e semi di lino tritati.

Quale dieta seguire?

Dopo l’excursus appena fatto, è chiaro che non esiste un protocollo dietetico definito.

Tra le varie diete proposte ci sono però degli elementi in comune.

Da quello che emerge, la Candida è alimentata soprattutto dagli zuccheri sia come zuccheri semplici che come eccesso di carboidrati in generale (ricordiamo il diabete come fattore di rischio nell’articolo precedente).

Possiamo quindi pensare che ridurre gli zuccheri semplici e gli alimenti con farine raffinate possa sicuramente aiutare e non solo per la Candida. Prediligere quindi alimenti con farina integrale e non solo di frumento, sì a carne, pesce e pollame, attenzione ai latticini e alla frutta troppo zuccherina. Da evitare alimenti fermentati e con lieviti o funghi come formaggi, alcolici, bevande zuccherine.

In attesa di linee guida ufficiali, queste indicazioni possono essere utili come affiancamento alla terapia farmacologica per risolvere in tempi più brevi la Candidosi.

Nel prossimo ed ultimo articolo della “serie Candida”, vi parlerò degli integratori.

Fonti

[1] Otašević, S., Momčilović, S., Petrović, M., et al. Journal de Mycologie Médicale (2018) Volume 28, Issue 4, December 2018, Pages 623-627 https://doi.org/10.1016/j.mycmed.2018.08.002

[2] Hoffmann, C., Dollive, S., Grunberg, S., et al. PLOS ONE (2013), 8(6): e66019. https://doi:10.1371/journal.pone.0066019

[3] Mitsou, E., Kakali, A., Antonopoulou, S., et al. (2017).  British Journal of Nutrition,117(12), 1645-1655. doi:10.1017/S0007114517001593

[4] Jeziorek M., Frej-Mądrzak M., Choroszy-Król I. Rocz Panstw Zakl Hig. 2019;70(2):195-200. https://doi.org/10.32394/rpzh.2019.0070

[5] Martins, N., Ferreira, I., Barros, L., et al. Mycopathologia (2014) 177:223–240 doi: 10.1007/s11046-014-9749-1.

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