Anguria e melone: il dilemma dell’estate

L’argomento anguria e melone rientra tra i temi caldi di questa stagione assieme al gelato e alla ritenzione 

Anguria e melone fanno ingrassare?

Si possono mangiare durante una dieta?
A meno che non stiamo parlando di una dieta chetogenica, in tutti gli altri casi o quasi, la risposta è SÌ. Perché mai non si potrebbe?
A livello di zuccheri, una fetta da 200 g di anguria o melone, ne contiene meno di una mela da 150 g e oltre il 90% della fetta è costituita da acqua.
Acqua ricca di vitamine e sali minerali che con la calura estiva aiutano a reidratarsi.
Assodato che se non si esagera con le porzioni, gli zuccheri non sono un problema, vediamo quando non bisogna esagerare con questi frutti.


meloni

Quando possono dare problemi?

Nell’immagine qui sopra, sotto ogni frutto trovate delle legende con il contenuto di FODMAP per ciascuno.
Piccolo ripassino su cosa sono i FODMAP: sono dei carboidrati che vengono fermentati dalla flora batterica intestinale generando gonfiore, meteorismo, alterazioni del transito intestinale e così via (qui due articoli: La dieta FODMAP – Esempio di giornata tipo contro pancia gonfia e colon irritabile e Colon irritabile e dieta low FODMAP: quando i FODMAP non c’entrano). 

È un fastidio tipico di chi soffre di IBS o intestino irritabile sia nella versione stipsi, che nella versione diarroica, che nella versione alternata tra stipsi e scariche. 

Quali FODMAP contengono?

150 g di anguria hanno un alto contenuto di fruttanifruttosio e mannitolo (bollino rosso). In soldoni, se quando mangiate l’aglio vi gonfiate come un palloncino, è probabile che ne risentiate anche con l’anguria. Infatti, bastano solo 3 g di aglio e 150 g di anguria per assumere un alto contenuto di fruttani!
L’anguria contiene un alto contenuto di fruttosio, lo stesso effetto “palloncino” si ha con i fichi, anch’essi ricchi di fruttosio e infine contiene un alto contenuto di mannitolo, molto presente nei funghi.

Il famoso melone cantalupo o melone arancione o melone d’estate ha invece un medio contenuto di fruttani (bollino giallo). Contenuto che torna nuovamente alto con il melone giallo o melone d’inverno.

Come gestirli con l’IBS?

Assodato che scopriamo di gonfiarci con questi frutti cosa si fa?
A meno che la vostra soglia di tolleranza non sia veramente bassa, basterà mangiarne meno e non tutti i giorni per evitare l'”effetto accumulo” dei FODMAP non tollerati.
Gli alimenti più ricchi di FODMAP a cui siamo sensibili non vanno infatti eliminati del tutto, ma gestiti e modulati in quantità e frequenza secondo la nostra soglia di tolleranza.

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